GAVI
La città di Gavi con i suoi 4700 abitanti si trova a 233 metri slm in provincia di Alessandria, ed è il comune più importante della Vallemme. Questa Valle nel corso dei millenni è sempre stata un’importante via di transito sia militare che mercantile (via del sale) dal porto di Genova alle regioni continentali. Il primo documento ufficiale in cui si menziona Gavi risale al 972 ed è conservato all’Archivio di Stato di Genova. Dominio dei Marchesi di Gavi alleati del Barbarossa, fu ceduto nel 1202 alla Repubblica marinara di Genova. Dopo la sconfitta di Napoleone, il Congresso di Vienna assegnò la Repubblica di Genova al Regno di Sardegna e, con la riorganizzazione necessaria dopo la conquista della Lombardia, nel 1859 passò sotto la provincia di Alessandria.
Territorio prevalentemente collinare ricco di terre bianche e rosse e con una vocazione vinicola, dà vita, dall’uva Cortese, ad un vino bianco docg, il più rappresentativo e conosciuto, denominato appunto GAVI. La storia millenaria di Gavi offre alla nostra scoperta monumenti e luoghi d’interesse suggestivi e unici, come la Chiesa di San Giacomo Maggiore (chiesa romanica del XII sec), il Forte (fortezza del XVII sec), il Portino (porta muraria XIII sec), la Pieve di S. Maria del Lemoris (chiesa X sec) e il Convento di N.S. delle Grazie della Valle (convento XVIII sec). Ci sono poi i 3 Oratori (XVI-XVII sec) con pregevoli opere d'arte: SS. Giacomo e Filippo dei Bianchi, NS. dell’Assunta dei Turchini, la SS. Trinità dei Rossi: le 3 Confraternite testimoniano ancora oggi la forma di associazionismo religioso e sociale più antico risalente al medioevo. A differenza dei paesi circostanti, Gavi offre ai visitatori un centro storico particolare, caratterizzato dalla presenza di numerosi palazzi nobiliari costruiti tra il XII e XVIII secolo con le facciate di molti di essi dotate di elementi di architettura dipinta a trompe l’oeil tipiche delle ricche dimore genovesi. Numerose manifestazioni organizzate dalle associazioni locali permettono specie in primavera ed estate di poter ammirare con guide questo piccolo prezioso gioiello. A pochi minuti di auto dal centro si erge su una collina il Santuario di Nostra Signora della Guardia, costruito nel 1861 ma la cui origine risale a un tragico evento bellico durante l'assedio austriaco del 1746. Dal terrazzo che circonda l'edificio sacro è possibile godere di un bellissimo panorama non solo di Gavi sovrastato dal Forte, ma delle amene verdi colline dell'Alto Monferrato punteggiate di paesi e borghi dai tetti rossi coi loro castelli e sullo sfondo la cerchia dei monti, dall'Appennino Ligure alle Alpi Occidentali fino alle Alpi Pennine, con le vette magnifiche del Monviso, del Cervino e del massiccio del Monte Rosa.
Link Monumenti
e luoghi d'interesse
Chiesa di San Giacomo Maggiore
Convento di Nostra Signora delle Grazie
Santuario di Nostra Signora della Guardia
Oratorio SS. Giacomo e Filippo (Bianchi)
Oratorio N.tra Signora dell'Assunta (Turchini)
Oratorio della SS. Trinità (Rossi)
La Pieve di Santa Maria di Lemoris o di Lemme
NOVI LIGURE
La città di Novi Ligure è il comune più grande della regione storica dell’Oltregiogo, un territorio che si trova a ridosso delle regioni ligure e piemontese. Le origini della città dovrebbero risalire alla metà del V secolo quando un gruppo di monaci, a seguito della distruzione dell’antica Libarna operata dai longobardi, lasciò la città per fondare l’attuale Novi. Dall’XI secolo fu annessa alla città di Pavia e dal 1799 entrò a far parte della Repubblica Francese di Napoleone fino al 1815 quando fu annessa al Regno di Sardegna e poi Regno d’Italia.
Nel centro storico possiamo ammirare palazzi nobiliari molti dei quali con facciate dipinte, mentre nelle campagne adiacenti ci sono splendide ville come “la Marchesa” costruita alla fine del 1700 e oggi monumento nazionale. Sono dimore delle antiche famiglie genovesi del XVII-XVIII sec.; infatti Novi in quei secoli diviene la sede delle cosiddette fiere genovesi di cambio, per oltre settant’anni cioè appare come una “Wall Street” dell’epoca, dove vengono liquidati i pagamenti derivanti da affari stipulati in tutta Europa e per somme elevatissime. Vetrina dell’opulenza genovese, Novi acquisisce nel corso del Seicento l’aspetto di un quartiere della Superba, una sorta di sua succursale in Oltregiogo. Tutto questo è visibile con una piacevole passeggiata per via Girardengo, cardine e cuore del centro storico, al termine della quale possiamo ammirare la piazza più importante che è detta Delle Piane, sulla quale si affacciano oltre all’omonimo Palazzo Delle Piane, la Chiesa Collegiata di S. Maria Maggiore e Palazzo Negroni. Esempi di pregio di architettura religiosa sono le chiese di Santa Maria Maddalena, San Pietro e Sant’Andrea. Testimonianza di un passato glorioso sono le mura cittadine del 1447 (solo un breve tratto) e, con i suoi 30 mt. di altezza, la Torre del Castello con i sotterranei visitabili in estate. Nel corso degli anni, la strategica posizione geografica e gli ampi spazi hanno favorito le attività commerciali e l’insediamento di numerose industrie come Elah-Dufour, Campari, Pernigotti, Ilva ecc. , oggi ancora presenti. Terra del ciclismo, ha dato i natali a campioni indimenticabili come Fausto Coppi e Costante Girardengo a cui sono dedicati “il Museo dei Campionissimi”di Novi.
Link Monumenti
e luoghi d'interesse
Comune di Novi Ligure
Palazzo Delle Piane
Piazza Delle Piane
Palazzo Negroni
Chiesa Collegiata S. Maria Maggiore
Chiesa S. Maria - Maddalena
Chiesa S. Pietro
Chiesa S. Andrea
Torre del Castello
SERRAVALLE SCRIVIA
Comune con 6200 abitanti situato a 225m slm si trova alla confluenza dei torrenti Borbera e Scrivia. Ha origine antiche infatti si narra che, dopo la distruzione della città di Libarna nel 452, alcuni abitanti costruirono il borgo poi divenuto Serravalle. Il nome del luogo Serravalle lo si ritrova la prima volta in un atto pubblico del 1140. Elevato a feudo imperiale nei secoli successivi passò dagli Spinola ai Visconti dal Ducato di Milano all’Austria e alla Repubblica di Genova. Infine nel 1815 passò definitivamente ai Savoia. Importante nodo stradale di congiunzione tra Liguria, Piemonte e Lombardia da qualche anno è conosciuta in buona parte del mondo per la presenza dell’Outlet più grande d’Europa. Tra i monumenti e i luoghi degni di nota sicuramente vi è Libarna con le sue antiche testimonianze del I secolo dc. quando era già colonia romana; di notevole rilievo sono il teatro, l'immenso anfiteatro e le insulae, il tracciato delle vie e delle antiche domus e dei quartieri romani. Di interesse sono anche la Collegiata dei SS. Martino e Stefano del XIII sec., l’Oratorio dei Bianchi datato tra il XIV e XV sec. e l’Oratorio dei Rossi risalente al 1727. Dal punto di vista sportivo non può passare in secondo piano il Golf Club ubicato vicino all’Outlet dove si può praticare il golf in un campo di 9 buche.
Link Monumenti
e luoghi d'interesse
Museo di Serravalle
Serravalle Designer Outlet
Oratorio dei Rossi
Oratorio dei Bianchi
Collegiata SS Martino e Stefano
Serravalle Golf Club
BOSIO
Comune situato nella parte settentrionale dell’appennino ligure con circa 1200 abitanti è una delle città italiane decorate al Valore Militare con la Croce di Guerra. Anche questo Comune ha origine antiche avendo attestazioni toponime già nel 1248. Come le altre località della zona, Bosio nel corso dei secoli fu protagonista di guerre, rivoluzioni e succedersi di signorie. Fu soggettato al Marchesato di Parodi sino dal XIII secolo e per oltre seicento anni fu sotto il dominio genovese. Nel 1815 passò sotto lo stato sabaudo e dal 1859 è entrato a far parte della provincia di Alessandria. Per la sua particolare posizione geografica l’attività della vitivinicoltura è predominante e vanta vini docg come il Gavi ed il Dolcetto. Il Comune è la sede del Parco delle Capanne di Marcarolo nel quale si trovano bellezze naturali come i laghi della Lavagnina, del Gorzente e il monte Tobbio con la sua piccola chiesa della Madonna di Caravaggio. Sempre all’interno del Parco si trovano i ruderi della Benedicta al cui fianco si erge il sacrario commemorativo dell’eccidio di 147 partigiani e giovani delle zone circostanti. Per gli amanti della natura il Parco delle Capanne di Marcarolo offre piacevoli itinerari tra boschi e laghi incontaminati.
Link Monumenti
e luoghi d'interesse
CAPRIATA D'ORBA
Comune appartenente alla regione storica dell’oltregiogo, situato nell’alto Monferrato vicino al torrente Orba conta quasi 2000 abitanti. Troviamo tracce di Capriata in documenti di vendita del 973. Oggetto di mire espansionistiche nel corso dei secoli passò dal dominio della Repubblica Genovese al Ducato di Milano e ai Marchesi del Monferrato fino a passare al Regno Sabaudo. Il paese è sovrastato dalla Torre del Castelvecchio. Ancora visibili bastioni e parte delle mura. Come altri luoghi della vallata, Capriata offre luoghi di soggiorno con piacevoli percorsi tra vigne, boschi e pianori. Conosciuto a livello regionale è il presepe vivente. In uno scenario suggestivo nella notte di Natale comparse in costume fanno rivivere la santa natività. Da non perdere è l’antica fiera patronale ricorrente la prima domenica di luglio con una solenne processione dove sfilano i “crocioni” posseduti dalle diverse Confraternite Religiose. Per chi vuole dedicarsi al golf può trovare il meglio nelle 9 e 18 buche del prestigioso Golf Club di Capriata immerso in un parco secolare.
Link Monumenti
e luoghi d'interesse
CARROSIO
Alla destra del torrente Lemme sulla strada della Bocchetta a 254 m slm troviamo il Comune di Carrosio con i suoi quasi 500 abitanti. Il territorio nell’epoca romano-imperiale era compreso nell’area dell’antica Libarna, ma la prima traccia toponomastica la troviamo in un documento datato 1141. Dominio dei Marchesi di Gavi passò poi alla Repubblica genovese. Divenuto feudo imperiale fu assegnato prima agli Spinola poi ai Savoia, divenendo una enclave sabauda all’interno della Repubblica di Genova. Cancellato come feudo dall'arrivo di Napoleone, passò definitivamente al Regno piemontese nel 1815. Dal 1859 fa parte della provincia di Alessandria. Girando tra le suggestive stradine del centro si può ammirare il palazzo Migliorati Gavotti edificato dagli Spinola alla fine del XVI secolo con un’architettura in stile genovese tardo rinascimentale. Dal 1918 un piano del palazzo è occupato dagli uffici comunali. Di fronte, attraverso uno dei vicoli del centro storico si arriva alla Rocca del Lago, baluardo delle antiche fortificazioni con torretta e garitta in pietra e mattoni. Luogo sacro di interesse è la Chiesa Parrocchiale dell’Assunta. L’ attuale costruzione in stile barocco ligure fu edificata tra il XVII e XVIII secolo. Immerso in un tipico paesaggio preappenninico, il luogo si presta a stupende passeggiate nella pineta che si estende per 75 ettari ed offre ai visitatori una vasta e varia flora oltre ad una fauna in cui vi trova un habitat protetto e favorevole. Nel comune di Carrosio è possibile visitare uno dei geositi di maggiore importanza a livello nazionale e comunitario; esso rappresenta un punto di riferimento mondiale nella ricostruzione delle varie fasi della storia della Terra, per la precisione il geosito di Carrosio, datato a 23 milioni di anni fa, indica il limite tra due periodi geologici, il Paleogene e il Neogene, e due epoche, l’Oligocene e il Miocene.
Link Monumenti
e luoghi d'interesse
FRANCAVILLA BISIO
Alla destra del torrente Lemme sulla strada della Bocchetta a 254 m slm troviamo il Comune di Carrosio con i suoi quasi 500 abitanti. Il territorio nell’epoca romano-imperiale era compreso nell’area dell’antica Libarna, ma la prima traccia toponomastica la troviamo in un documento datato 1144. Dominio dei Marchesi di Gavi passò poi alla Repubblica genovese. Nel 1735 divenne una enclave sabauda all’interno della Repubblica di Genova e dopo una provvisoria incorporazione nell’impero napoleonico (1805) passò definitivamente al Regno piemontese nel 1815. Dal 1859 fa parte della provincia di Alessandria. Girando tra le suggestive stradine del centro si può ammirare il palazzo Migliorati Gavotti edificato dagli Spinola alla fine del XVI secolo con un’architettura in stile genovese tardo rinascimentale. Dal 1918 un piano del palazzo è occupato dagli uffici comunali. Di fronte, attraverso uno dei vicoli del centro storico si arriva alla Rocca del Lago, baluardo delle antiche fortificazioni con torretta e garitta in pietra e mattoni .Luogo sacro di interesse è la Chiesa Parrocchiale dell’Assunta. L’attuale costruzione in stile barocco ligure fu edificata tra il XVII e XVIII secolo. Immerso in un tipico paesaggio preapenninico, il luogo si presta a stupende passeggiate nella pineta che si estende per 75 ettari ed offre ai visitatori una vasta e varia flora oltre ad una fauna in cui vi trova un habitat protetto e favorevole.
Link Monumenti
e luoghi d'interesse
PARODI LIGURE
Parodi Ligure è un comune di 700 abitanti ubicato sulle estreme ramificazioni collinari dell’Appennino Ligure a 330 mt. slm. La storia di Parodi è anch’essa antica e troviamo le prime citazioni intorno alla metà del X secolo in documenti ufficiali inerenti a spartizioni territoriali. Nell’XI secolo i territori furono donati ai monaci benedettini che ne bonificarono la zona costruendo a fondovalle l’abbazia di San Remigio, oggi sconsacrata ma aperta al pubblico. Il territorio del comune, per la sua strategica posizione di transito fu nel corso dei secoli oggetto di guerre e devastazioni. Da sempre legato alla Repubblica genovese nel 1815 venne annesso al Regno di Sardegna. Situato su di una sommità pianeggiante collinare a ridosso degli Appennini per la sua posizione panoramica il comune di Parodi è luogo ideale per soggiorni e passeggiate. Con un’economia agricola basata essenzialmente sulla coltivazione della vite si producono vini di eccellenza come il Gavi e il Dolcetto. Un salto nel passato si può fare partecipando alla Festa degli Antichi Mestieri che si svolge in due serate d’agosto.
Link Monumenti
e luoghi d'interesse
PASTURANA
Comune dell’Alto Monferrato con 1000 abitanti si estende su di una piccola altura alla destra del torrente Lemme a 214 mt. slm. Troviamo tracce storiche di Pasturana in un atto di donazione del 969. Già nel XII secolo anche questo comune era legato alla storia della Repubblica genovese e nel corso dei secoli, con alterne vicende passò sotto il dominio dei Marchesi di Gavi, degli Spinola, dei Marchesi del Monferrato ed infine dei Marchesi Trotti di Milano. Dal XVIII secolo Pasturana e i suoi territori passarono sotto l’influenza del Regno sabaudo. Arrivando da Novi non si può non ammirare la primitiva chiesa plebana (Antica Pieve) dedicata a San Martino e costruita in età longobarda. Proseguendo la visita incontriamo il castello Spinola (XVII sec.) che si erge su un terrazzamento dal quale si domina la valle. Il comune di Pasturana è noto in tutta la zona per organizzare la Sagra del corzetto e Artebirra, festa della birra artigianale italiana.
Link Monumenti
e luoghi d'interesse
L’antica Pieve
Castello Spinola
Comune di Pasturana
SAN CRISTOFORO
Su un altopiano a 301 mt slm alla sinistra del torrente Lemme il comune di San Cristoforo con i suoi 600 abitanti domina la vallata sottostante incorniciata sullo sfondo dalla catena alpina. Le sue origine sono molto antiche e risalgono all’epoca romano-augustea. Sorse intorno ad un torrione di avvistamento oggi inglobato nel castello. Nel corso dei secoli fu più volte devastato ed occupato: nel 1625 dall’esercito franco-savoiardo e nel 1654 dai Piemontesi. Dal 1732 feudo imperiale dei Doria, fu infine assorbito dal Regno Sabaudo. Un luogo storico di particolare interesse lo possiamo ammirare al centro del paese: il Castello degli Spinola (XIV sec), un elegante maniero sovrastato da una Torre (X sec) e circondato da mura di fortificazione. Come altri comuni del territorio anche San Cristoforo è circondato da meravigliosi vigneti con un’economia agricola vitivinicola ricca di produzioni di eccellenza come i vini Gavi e Dolcetto.
Link Monumenti
e luoghi d'interesse
TASSAROLO
Situato a 250 mt slm sulle terminali propaggini collinari dell’Appennino Ligure a destra del torrente Lemme ha una popolazione di circa 650 abitanti. Le origini storiche ci portano ai Marchesi di Gavi che già nel XII secolo erano in possesso dell’agglomerato urbano di Tassarolo. Fu feudo imperiale dal 1560 e poi contea, governato prima dagli Spinola e poi dai Duchi di Mantova. Fu devastato dalle truppe francesi intorno al 1620 e nel 1736 cessò di essere feudo passando definitivamente ai Savoia. Il piccolo stato era famoso per anche la zecca e coniò monete dal 1604 per circa un secolo. Da non perdere è il Castello Spinola e la visita alla sua zecca, costruito intorno ad una torre dell’XI secolo, fu ampliato più volte durante il periodo rinascimentale. Elemento di particolare interesse è la “Rovere Verde”, un raro esemplare di Quercia Crenata, cioè un ibrido naturale tra il Cerro, tipico del nostro Appennino, e la quercia da sughero, originaria del mediterraneo e quindi molto difficile trovarla in Piemonte. Questo esemplare si innalza nei pressi dell'abitato di Tassarolo tra i vigneti e, a parte la sua bellezza, è un albero importante per le dimensioni (alta 18 metri e con una circonferenza di 3,70) e per la sua età: più di 400 anni. Alcuni documenti del 1631 la indicano come luogo di sepoltura dei morti della peste (quella narrata dal Manzoni), quindi già allora doveva essere di notevoli dimensioni. Tassarolo, zona di produzione del Gavi, oggi basa la sua economia anche sulla coltivazione dei cerali e l’allevamento del bestiame.
Per chi vuole mettere alla prova le proprie capacità del golf, immerso nel verde e nella tranquillità delle colline. può trovare un golf club da 9 e 18 buche.
Link Monumenti
e luoghi d'interesse
LINK alle PRO LOCO dei Comuni
del CONSORZIO DI TUTELA DEL GAVI